venerdì 10 luglio 2009

Banca dati del DNA + Lotta alla corruzione? + Energia atomica & Editoria

Il mondo freme attorno a convenuti aquilani e spettri di icone morte del pop; di G8 e fantasmi ne parlano abbastanza le fonti di informazione convenzionale, quindi tocca a me spulciare il sito del Parlamento e tirar fuori qualche chicca. Dato che gli argomenti sono plurimi, sarò sintetico:

1) Con l'approvazione definitiva al Senato del disegno di legge S.586-905-955-956-960-B (la semplicità è di casa, in parlamento), sono stati istituiti la "banca dati nazionale del DNA" e il "laboratorio centrale per la banca dati nazionale del DNA".
A quanto pare la "CSI mania" non si limita a format televisivi fotocopia (vedasi RIS) ma anche a qualcosa di concreto: oltre alle impronte digitali, è ora attivo questo strumento di lotta al crimine dal sapore (per noi ignoranti retrogradi) fantascientifico e rivoluzionario.
Il testo del ddl è molto lungo, e strano a dirsi sembra anche piuttosto preciso: si preoccupa di inquadrare con precisione i casi in cui è possibile effettuare il prelievo di campioni del DNA, di limitare l'uso dei dati raccolti all'indispensabile, di prevedere strette responsabilità per chi ne ha accesso, e via dicendo. Il costo complessivo del tutto è di circa 27 milioni di euro, dei quali quasi 21 sono già coperti da fondi ministeriali preesistenti. Nemmeno su questo fronte c'è dunque da lamentarsi.
Sembra - e dico SEMBRA - una legge nel complesso positiva. Lo strumento del DNA nella lotta alla criminalità è utilizzato con successo in molti paesi, e per come è stato strutturato nel nostro non sembrano configurarsi rischi del tipo "siamo tutti schedati". Ma sull'argomento non sono dei massimi esperti, quindi si vedrà.

2) Si sta dando esecuzione alla "Convenzione dell’Organizzazionedelle Nazioni Unite contro la corruzione", con una legge trasmessa alla Camera dal Senato per l'approvazione. Ho notato (e val la pena di comunicarlo) che la legge istituisce una nuova autorità per la lotta alla corruzione: i poteri dell'attuale "Alto Commissario per la prevenzionee ilcontrasto della corruzione e delle altre forme di illecito all’interno della pubblica amministrazione" verranno trasmessi ad una nuova "Autorità nazionale anti-corruzione". Boh, forse è irrilevante. O forse è l'ennesimo segno di una burocratizzazione circolare e senza fine della pubblica amministrazione, subissata da istituti vecchi e nuovi che giocano a rimpiattino ai danni delle tasche di chi li finanzia (noi). Forse, quindi, tanto irrilevante non è.
Sì, mi piace auto-smentirmi.

3) Il Senato ha dato approvazione definitiva al DDL 1195-B, un testo il cui contenuto spazia per vari argomenti. Ne cito (e commento) un paio:
- Nucleare: il testo sancisce l'impegno del governo, entro sei mesi, a produrre una normativa che definisca la localizzazione delle centrali, degli impianti di stoccaggio e di smaltimento. Il nucleare sembra essere ormai una realtà consolidata nel futuro energetico del belpaese. Mi astengo dai commenti perchè l'argomento meriterebbe una trattazione biblica: fatevi la vostra opinione in merito.
- Editoria e Robin Tax: alzando dal 5,5% al 6,5% la "aliquota ordinaria Ires a carico delle aziende petrolifere e dell'energia elettrica" (una tassa che grava sulle suddette aziende), il governo incamera 140 milioni di euro che - negli anni 2009 2010 - andranno a beneficio dell'editoria. Giornali con tiratura di 10000 copie e 1000 lettori, finanziati dallo Stato come se di lettori ne avessero 10000, vi dice nulla?
Il fatto che i soldi vengano presi alle aziende petrolifere e dell'energia vale quel che vale: ciò che loro perdono in termini di tasse, lo recuperano alzando i prezzi. Per via indiretta, i soldi sono sempre i nostri.
- Class Action: la finanziaria 2008 del governo Prodi aveva previsto la possibilità per consumatori ed utenti di servizi pubblici di far "causa comune" in tribunale, coalizzandosi e presentandosi come un unico soggetto. A dispetto del testo originario, che escludeva questa possibilità, il testo definitvo del ddl la riammette: tuttavia ne impedisce la "retroattività", cioè impedisce la possibilità di farlo in relazione a reati commessi prima dell'approvazione della legge stessa. Peraltro questo nuovo strumento giudiziario non sarà attivo prima del 2010. Le parole "Parmalat" e "Cirio" dovrebbero suonarvi familiari.

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That's all, folks.


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